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Canzone AfroJazz: "Giulio 90 !"

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Non si era mai sentita una versione afrojazz di questa canzone. Domenica sera è avvenuto anche questo miracolo. Arrangiamento dei Malibra. Esecuzione canora di Giulio 90 e di LadyBug. Musica splendida di Brahima, Manuela, Ettore e AlainFrank. Pubblico in delirio. Ecco il testo immortale di "Giulio 90":

Il 'Backstage in Rima' del Poema per i 90 di Giuliano Old Beef

  Grande e alacre lavoro di un manipolo di manzonauti per creare il 'Poema dei 90 anni di Old Beef''. Rime stravaganti e ardite, ma capaci di tratteggiare con amore e attenzione le caratteristiche principali di ogni singolo manzonauta.  I critici più acuti l'hanno già definita come la 'Divina Commedia' di ManzAid. Ma di straordinario ed unico non c'è solo il poema. Pensate che anche tutto il lavorio del 'backstage' è avvenuto in rime baciate. Eccole: Con Antonio abbiam provato Poemi e rime in tono abbinato Prima di Rola quelle incrociate E alfin le nostre che sono baciate O vati chiediamo il vostro consenso Affidandoci al vostro buonsenso E pure migliorate le rime affastellate Ma Dudi e ladybug non abbandonate! (DuDi e LadyBug)   Difficile è nuotare in quest’immenso mare di rime affastellate che parlano eccitate di Manzi e soprannomi, di pregi e di opinioni. Io non invidio certo, in questo campo aperto, la Susy e la Stefania che immerse nella pania d

'Poema per i 90 anni di Giulio OldBeef'

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Poema presentato alla CdP di Settignano, in occasione dei 90 anni di Giuliano Old Beef. Scritto, pensato, rimato e pubblicato da Dudi, LadyBug, RolaLoScat, 3olo e OmoGatto. Con la consulenza dei Fratelli Rigacci: articoli per belle arti. Per Giuliano Old Beef Giuliano, sotto il segno dell’Ariete, ci fa venire in mente Settebagni che come lui di certo, e senza affanni, competere sa ben con le….testate! Lesto di lingua come l’OmoGatto, ironico e mordace come Triolo, Manzini proprio come i su’ figliolo che con lo stampo sembra proprio fatto. Lui la famiglia mette al primo posto, l’Ughetta - santa donna - lo sostiene, e qualche volta la ci casca assieme per collaudare quanto i’ capo ha tosto. Lavora come un matto per la Ditta, sempre a cercare scatole e pancali, assembla colli e pacchi micidiali con Lauro che gli passa qualche dritta. OldBeef sempre disposto e generoso, mitico emblema della Manzitudine. Diffida alquanto della solitudine e privilegia il fare suo giocoso. La simpatia in carr

Serie "Tesori Nascosti dei Manzonauti" - quinto episodio

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 Serie ‘Tesori nascosti dei Manzonauti’ - Quinto episodio Lucia e la Barbie del ’59 (episodio dedicato a Lucia per il suo 70° compleanno) Storia di una Barbie, un ingegnere e una bambina: Era l’Italia del 1959. Ancora non era finito il dopoguerra e stavano arrivando gli anni ruggenti del Miracolo Economico Italiano. Luigi si era da poco laureato come ingegnere nucleare. Appena assunto al CNEN ( il precursore dell’ENEA ) riceve un ordine di servizio: deve volare negli Stati Uniti per visionare l’ultima novità nel campo dell’informatica sviluppata dall’IBM. Obbedisce, parte e arriva a Baltimora. Uno schock culturale, dalle semi-macerie dell’Italia post bellica ai grattacieli di acciaio e vetro delle metropoli americane. Arriva alla immensa sede centrale dell’IBM e gli viene indicato di recarsi nell’edificio adiacente. Pensa ‘Che strano ? i laboratori di ricerca li hanno messi in una palazzina di soli quattro piani’. Arriva e si rende conto che la palazzina a quattro piani ERA il nuovo s

Serie "Tesori Nascosti dei Manzonauti" - quarto episodio

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 Serie ‘Tesori nascosti dei Manzonauti’ - Quarto episodio Nancy - la fotografa collezionista di scale Biografia di Nancy Rica Schiff - fotografa: Nata a New York. Fin da piccola è affascinata dalle macchine fotografiche. La sua prima camera era un giocattolo chiamato Brownie. Completa i suoi studi alla Temple University in business education. Insegna a scuola, ma la cosa non la soddisfa. Viaggia nel Mondo, arriva a Firenze e, a 27 anni, si compra la sua prima macchina professionale, una Nikon. Tornata negli USA entra in uno studio di due fotografi (specialisti in still life e illustrazioni per pubblicità),come apprendista a 10 dollari la settimana. È felice.  Passa ad un altro studio gestito da una fotografa che usa solo Polaroid 8x10. Realizza il suo primo calendario dedicato a ritratti  polaroid a colori di ‘Donne del Jazz’. Con i primi successi e guadagni, apre il suo studio fotografico personale, con tanto di agente. E pubblica il suo primo libro: “Spare Ribs: women in the humor bi

Serie 'Tesori Nascosti dei Manzonauti' - Terzo episodio

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Serie ‘Tesori nascosti dei Manzonauti’ - Terzo episodio ‘Le uova di Otta’   148 uova di ogni foggia, dimensione e materiale. Da tutto il Mondo. Raccolte, con grande gusto, in oltre 30 anni. Questa la straordinaria passione e particolare raccolta realizzata dalla manzonauta Jalisse Otta. Intervistiamola: Questa sua passione per le uova è sicuramente molto particolare. Cosa c’è sotto, nel profondo ? cosa significa per lei l’uovo ? anche in senso psicanalitico Per me l’uovo è un simbolo formidabile di nascita e rinascita. È la vita che si forma in un eterno e infinito ciclo. Uno scrigno robusto che cela al suo interno una forza esplosiva. Non sono sola, quasi tutte le religioni hanno l’uovo tra i loro simboli. Da un punto di vista psicanalitico quando penso all’uovo rivedo il momento fisico del mio concepimento. Dato il ruolo preminente che, evidentemente, le uova riservano nella sua vita mi viene da domandare come preferisce cucinare le uova ? sode, strapazzate, alla coque, in camicia.….

Serie "Tesori nascosti dei Manzonauti" - secondo episodio

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 “Tesori Nascosti dei Manzonauti” - Secondo episodio   La raccolta di Ferri da stiro d’epoca di OldBeef   Li raccoglie da quasi cinquanta anni, dal 1975 per la precisione. Con fiuto, passione e tenacia li ha scovati nei mercatini di mezzo Mondo: Marocco, Tunisia, Italia, ex-Jugoslavia, Spagna, Inghilterra, Turchia, Egitto. Sono 30, ognuno con una sua storia. Come quello che prese in un vicolo a Marrakesch e che poi fece impazzire i controlli a raggi X dell’aeroporto. Lo aveva riposto con cura dentro il suo bagaglio a mano e poi con fare svagato lo aveva inserito nel tunnel del controllo bagagli. O quello che gli portai da Portobello Road (nel 1985), scovandolo da un rigattiere degno del film Mary Poppins. Oppure quelli comprati nei suk arabi frutto di estenuanti e infinite trattative, richieste mirabolanti e proposte infime fino a trovare un accordo sancito da vigorose strette di mano. Sono uno diverso dall’altro. Grandi e minuscoli. Singoli e doppi. Con l’impugnatura in legno o in met