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G.I.A.V.

G.I.A.V. Alte sono le grida che giungono da ogni parte del Mondo da parte di disperati soggiogati da fondamentalisti vegani.  Costretti a sedare le urla dei loro stomaci irrimediabilmente vuoti e a sopravvivere con carote, mele e zenzero. E’ giunto il momento di dire basta ! anzi Pasta ! abbiamo deciso di fondare il G.I.A.V. : G ruppi I ntervento A nti V egani. Siamo arditi pronti ad intervenire in ogni luogo e momento per salvare carnivori ed onnivori in situazione di pericolo e di inaccettabile inedia. I nostri combattenti sono attrezzati con zaini di pronto intervento ricolmi di razioni di carne di cinghiale, estratti concentrati di lardo, ragù ipercalorici e vini ad altissimo tenore alcolico. Nelle situazioni più gravi i nostri nuclei GIAV possono anche prelevare il malcapitato e trasferirlo in luoghi appropriati e sicuri, quali sagre del tortello e del cinghiale. Sentirete molto parlare di noi ! Viva la ciccia e i grassi liberi ! il CHE ( C arnivoro H onnivoro E stremo), fonda

EMORRAGIA DI UMANITA'

emorragia di umanita’ Sono rimasto colpito da queste parole di Don Ciotti, riferite all'atteggiamento di molti Paesi Europei nei confronti dei migranti. Davvero questa nostra stagione è marchiata da questa disastrosa caratteristica ? è una domanda che dovremmo farci tutti i sacrosanti giorni. E la risposta, purtroppo, è solo un desolante sí. Eppure, a prima vista, questa fase storica non sembrerebbe cosi’ sanguinosa come tante volte lo è stato in passato. In effetti non c’è grande spargimento di sangue in guerre e battaglie, ma c'è l'emorragia continua ed inarrestabile del piu’ umano dei sentimenti : la generosità verso gli altri. L’ “ama il prossimo tuo come te stesso” (parole non solo cristiane, ma anche buddiste e di tante filosofie laiche) sta veramente uscendo a fiotti dai nostri cuori. Da dove origina questo astio, questa paura e ripulsa dell’altro da noi ? Per esserci una emorragia ci deve essere stato un taglio, molto profondo. Forse il coltello che ci ha feri

Joseph Beuys: un manzonauta ante litteram

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Joseph Beuys: un manzonauta ante-litteram Dai miei colleghi tedeschi ho ricevuto, come regalo di saluto, questo piccolo quadro con l’immagine di Joseph Beuys e sotto la scritta in italiano “ La rivoluzione siamo noi “. Loro dicono che è un mio alter ego e che ritrovano in Joseph Beuys il mio stesso spirito, visione e atteggiamento: passo deciso, sguardo   diretto al futuro, apertura verso gli altri, sorriso e anche un po’ di spavalderia. In poche parole la manzitudine fatta persona ! Vorrei estendere tale similitudine a tutti i manzonauti e manzofriends. Questa può essere davvero   la nostra rappresentazione e personificazione. Joseph Beuys è stato un artista tedesco rivoluzionario degli anni 60-70. Il suo concetto base era che l’arte è il popolo e che   ogni persona è a suo modo un artista . Anche qui le analogie con la nostra visione del mondo e della vita sono impressionanti. Ed infine che dire del motto : “ La rivoluzione siamo noi ”. Quale miglior sintesi