EMORRAGIA DI UMANITA'

emorragia di umanita’

Sono rimasto colpito da queste parole di Don Ciotti, riferite all'atteggiamento di molti Paesi Europei nei confronti dei migranti.
Davvero questa nostra stagione è marchiata da questa disastrosa caratteristica ? è una domanda che dovremmo farci tutti i sacrosanti giorni. E la risposta, purtroppo, è solo un desolante sí.
Eppure, a prima vista, questa fase storica non sembrerebbe cosi’ sanguinosa come tante volte lo è stato in passato. In effetti non c’è grande spargimento di sangue in guerre e battaglie, ma c'è l'emorragia continua ed inarrestabile del piu’ umano dei sentimenti : la generosità verso gli altri. L’ “ama il prossimo tuo come te stesso” (parole non solo cristiane, ma anche buddiste e di tante filosofie laiche) sta veramente uscendo a fiotti dai nostri cuori. Da dove origina questo astio, questa paura e ripulsa dell’altro da noi ?
Per esserci una emorragia ci deve essere stato un taglio, molto profondo. Forse il coltello che ci ha ferito è stato il nostro eccessivo benessere che ha generato un egoismo senza limiti, una difesa a oltranza da tutto e tutti.
Nell’organismo quando c’è una emorragia la risposta è la coagulazione. Tante molecole isolate di fibrina cominciano a legarsi ad una ad una, a fare rete, a imbrigliare i globuli rossi che vogliono fuggire. Piano piano si forma un coagulo e l’emorragia cessa. Poi ci sarà la riparazione dei tessuti lesionati.
Ecco ognuno di noi deve fare come una molecola di fibrina: cercare i suoi simili, contattarli, toccarli, fare con loro una rete sempre piû gigantesca che alla fine imbriglierà la fuoriuscita di umanità. Trattare l'emergenza. Poi ci sarà il tempo per riparare i nostri sentimenti profondi.