Resistenza

Resistenza


Siamo in guerra. Contro un nemico subdolo che si nasconde nel fiato dei nostri amici, parenti, vicini. Non ha un cannone, ma ha bombardato a tappeto il nostro tessuto economico e la nostra vita sociale. Come tipico delle guerre moderne i feriti ed i caduti non sono soldati, ma solo e soltanto società civile.

Cosa fare ? vi propongo una parola: Resistenza. Come i nostri nonni Partigiani dobbiamo Resistere, anche a costo di nasconderci nell’ombra e allontanarci dagli altri. Ma non deve essere una fuga di paura. Noi dobbiamo usare questo isolamento per continuare a sognare e progettare il futuro nostro e dei nostri figli. Come i Partigiani dobbiamo pensare a come (ri)costruire una società migliore, più viva, più ricca, più coesa e anche più solidale. Dobbiamo prepararci ad un nuovo dopoguerra. E come fecero i nostri nonni e genitori negli anni ’50 e ’60, noi italiani triplicheremo i nostri sforzi, la nostra voglia di realizzare e di lavorare. Sarà un nuovo boom economico e un nuovo miracolo italiano.
Dobbiamo crederci. Nel frattempo resistenza e attenzione.

Commenti

  1. Sono pienamente d'accordo. Noi ormai abbiamo già dato.
    Ma ho tanta fiducia in voi.
    Passerà anche questa è ci farà capire i valori di essere uniti.
    Avanti tutta

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  2. Vivere vuol dire attraversare ogni evento o accadimento, piccolo o grande che sia, che la vita ci riserva.
    Vivere bene facendo tesoro di tutte queste esperienze vuol dire ricercare sempre in esse la parte migliore e positiva, senza sminuirne ma anche senza amplificarne la loro eventuale negatività.
    Pure in questo difficile frangente è necessario vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se dovremo, per i prossimi mesi, tirare la cinghia.
    Infatti le ricadute economiche di questa epidemia saranno drammatiche per tutti e non c'è famiglia che, in modo più o meno grave, non ne verrà danneggiata.
    Per me che sono nato in tempo di guerra, che ho conosciuto i valori della resistenza e vissuto totalmente il periodo del dopoguerra, è più facile capire con che spirito affrontare questa calamità.
    Ed è quello che ha proposto il nostro Presidente. E' anche quello che sto cercando di instillare nella mente di mia moglie e di mio figlio (che da oggi, abitando a Milano, deve vivere con tante limitazioni e senza più neanche la libertà di lavorare) per renderli più forti nel morale e nella consapevolezza che, anche in questa prova che siamo chiamati a superare, dobbiamo ricercare quel lato positivo che sicuramente c'è e che alla fine ci renderà anche migliori.
    Nel frattempo dobbiamo resistere e prepararci al meglio per affrontare adeguatamente questo nuovo dopoguerra.

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