Serie "Tesori Nascosti dei Manzonauti" - quarto episodio
Serie ‘Tesori nascosti dei Manzonauti’ - Quarto episodio
Nancy - la fotografa collezionista di scale
Nata a New York. Fin da piccola è affascinata dalle macchine fotografiche. La sua prima camera era un giocattolo chiamato Brownie. Completa i suoi studi alla Temple University in business education. Insegna a scuola, ma la cosa non la soddisfa. Viaggia nel Mondo, arriva a Firenze e, a 27 anni, si compra la sua prima macchina professionale, una Nikon. Tornata negli USA entra in uno studio di due fotografi (specialisti in still life e illustrazioni per pubblicità),come apprendista a 10 dollari la settimana. È felice. Passa ad un altro studio gestito da una fotografa che usa solo Polaroid 8x10. Realizza il suo primo calendario dedicato a ritratti polaroid a colori di ‘Donne del Jazz’. Con i primi successi e guadagni, apre il suo studio fotografico personale, con tanto di agente. E pubblica il suo primo libro: “Spare Ribs: women in the humor biz” una carrellata di ritratti di donne famose della rivista comica americana del tempo. Lavora anche come modella per un pittore molto famoso di 79 anni. Lì le viene l’idea per il successivo libro: “Celebration of the 80s: portraits”, 62 ritratti di famosi ottuagenari americani (politici, sportivi, giornalisti, attori)che, pubblicato da una ottima casa editrice, ha un discreto successo. Continua il suo lavoro di fotografa come ritrattista e lavora per riviste e pubblicità. Finchè un giorno, ad un ippodromo, nota un signore con un lavoro piuttosto strano: il cronometrista dei cavalli. Da quel giorno, per anni, gira tutti gli USA (con Stefano al suo fianco) alla ricerca dei lavori più strani: giudice di gare di deodoranti, assaggiatrici di dolci per cani, condom tester, cosmetologo per cadaveri, bingo caller, annusatrici di cani etc. etc.. È il 2002 e prepara il primo libro “ Odd Jobs, portraits of unusual occupations”. Il libro viene notato da un famoso conduttore televisivo che mette in onda, nel suo programma ‘Overnight’, un episodio intitolato ‘Nancy the Odd Jobs photographer’. Il programma viene anche ripreso e citato da Newsweek. È il successo planetario. Il libro viene stampato in 50.000 copie e tradotto in coreano, cinese, giapponese, russo e svedese. Viene invitata a show e a programmi televisivi e radiofonici. Due-tre interviste ogni settimana. Nel 2006 pubblica il sequel “Odder Jobs, more portraits of unusual occupations”, e anche questo è un buon successo. Negli anni successivi coltiva altre tematiche fotografiche: persone in bagno, i gemelli e altro. Da ultimo il nuovo e definitivo interesse: le foto delle scale. Inizia piano, piano e poi la ricerca diventa totalizzante. Ha centinaia di scatti di scale. All’aperto, al chiuso, a chiocciola, di legno, metalliche, in pietra, monumentali, nei giardini…. Da novembre 2023 ha inziato a pubblicarle, una al giorno, su Instagram (nancyricaschiff). Non ha certo esaurito la sua curiosità e intende continuare a fotografare scale per molti anni a venire !
Intervista a Nancy Rica Schiff - fotografa di scale :
Com’è nata l’idea di fotografare le scale ?
Non ricordo. Forse durante un viaggio. Ma sono sempre stata attratta dal segno grafico che le scale disegnano nello spazio. Poi una volta focalizzato il tema di interesse, come fotografa lo sviluppi ed inizi a trovare e vedere scale ovunque.
Cosa significano per te le scale ?
La scala è un oggetto molto significativo. Puoi andare in su o in giù. Ti permette di cambiare livello. Dall’inferno al paradiso o viceversa. In defintiva la scala è un po’ una metafora della vita
Quando guardi una foto di scale ti immagini di salirle o di scenderle ?
Dipende. Spesso la foto di una scala la faccio in entrambi i sensi. È diverso il significato e la prospettiva. Ogni scala ha una sua direzionalità ideale.
Hai qualche aneddotto spiritoso relativo alle foto di scale ?
Un paio di mesi dopo che ho iniziato a pubblicare le foto di scale su Instagram, sono stata contattata dalla World Staircase Association. Sì esiste un’associazione mondiale che si occupa di scale (!). Hanno un archivio sterminato e mi hanno chiesto di contribuire. Ma sono dei noiosi, il 95% sono solo scale a chiocciola.
Qual’è la foto di scale che ti ha più divertito ?
È una foto molto inusuale che ho fatto in una colonica di una mia amica a Rosano, in Toscana. Si tratta di una scala per gatti, studiata apposta per permettergli di salire agevolmente sul tetto. Di legno, minimale e a misura di gatto. Ed è anche molto antica.
Sei contraria alle scale mobili ? non appaiono mai nei tuoi scatti.
In effetti non le ho mai fatte. Ma mai dire mai. Non ho niente in contrario da un punto di vista ideologico.
Un ultima domanda, ho saputo da un tuo amico che sei una grande giocatrice di poker e che ti viene spesso la Scala Reale . E’ vero ?
Magari !
Grazie Nancy !
Nancy Rica Schiff - Fotografa
Il libro “Odder Jobs”. In copertina un’assaggiatrice di biscotti per cani
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