Lettera alla Segreteria della Presidenza del Consiglio/ L' esperienza di ManzAid in Africa: possibili spunti per il Piano Mattei

Alla Segreteria della Presidenza del Consiglio

OGGETTO: L’esperienza di Manzaid in Africa: possibili spunti per il Piano Mattei


Buongiorno,
sono il Presidente di una ETS fiorentina denominata ManzAid (www.manzaid.org) impegnata in progetti per Salute ed Educazione di Infanzia e Gioventù nelle aree più svantaggiate del Mondo. In cinque anni abbiamo dato assistenza didattica a quasi 3.000 alunni e fornito assistenza medica ad oltre 47.000 bimbi e ragazzi. Principalmente in Paesi Africani (Zimbabwe, Burkina Faso, Senegal e Ciad).
Vorrei quindi raccontarvi brevemente la nostra esperienza sperando di offrire un utile contributo ed alcuni spunti di riflessione alla redazione del Piano Mattei per l’Africa, su cui tanto si sta impegnando il nostro Governo.
I nostri progetti in ambito Sanitario consistono nella ristrutturazione completa di ambienti in disuso di ospedali missionari in aree rurali e nella loro trasformazione in Ambulatori Pediatrici e piccole Maternita’. I lavori di ristrutturazione sono eseguiti da ditte locali. I progetti sono sviluppati in stretta collaborazione con le comunita’ locali. Con le Autorita’ locali viene anche firmato un Memorandum of Understanding in cui ManzAid si impegna a pagare (i) i lavori di ristrutturazione e (ii) fornire arredi, impianto fotovoltaico, strumentazioni mediche, materiali e dispositivi medicali, mentre le Autorita’ locali (in genere le Diocesi nella persona del Vescovo) si impegnano a: (i) fornire gli ambienti da ristrutturare (che restano di loro proprieta’), (ii) a garantire la presenza di personale medico ed infermieristico e (iii) attuare la manutenzione ordinaria. Successivamente viene creato un team (2 rappresentanti di ManzAid e due rappresentanti dell’ospedale) che garantisce la sostenibilita’ nel tempo dei nuovi ambulatori (re-supply, migliorie, emergenze).
I nostri progetti in ambito Educativo consistono nella ristrutturazione completa di piccole scuole primarie e asili (sempre in zone rurali), nella realizzazione di piccoli impianti sportivi e auditorium e nella fornitura di materiali didattici, informatici, ludici, musicali e sportivi. Anche questi progetti sono scritti in stretta collaborazione con le Comunita’ locali ed i lavori edili sono eseguiti da ditte locali. Analogamente vengono concordati e firmati con le Autorità locali dei Memorandum of Understanding impostati nella stessa maniera di quelli per gli ambulatori. In particolare il personale educativo (maestri e professori) è sempre locale. Al termine dei progetti viene sempre formalizzato un team (2 rappresentanti di ManzAid e due rappresentanti della scuola) che deve garantire la sostenibilita’ nel tempo delle scuole.

Questa impostazione, con il pieno coinvolgimento e corresponsabilizzazione delle comunita’ locali, ha permesso di realizzare scuole ed ambulatori che in breve tempo sono diventati punti di riferimento imprescindibile per il futuro di migliaia di persone. Inoltre l’utilizzo del loro personale medico, infermieristico ed educativo insieme all'uso di ditte edili locali si è rilevato un formidabile volano economico. Le nostre proposte sono perfettamente in linea con le vere necessità di popolazioni che sono giovani (oltre il 50 % hanno meno di 18 anni) e che vivono prevalentemente in zone rurali.

Credo che questa nostra esperienza possa offrire alcuni spunti per la preparazione del Piano Mattei. Credo fermamente che la realizzazione di scuole e ambulatori nelle zone rurali di questi Paesi potrebbe rappresentare un eccezionale aiuto alle popolazioni locali. Se forniamo nei loro territori una sanità decente ed una educazione efficace, saranno ben felici di realizzare la’ il loro futuro senza necessita’ di intraprendere pericolosi e atroci viaggi migratori. L’importante è agire in un ottica non di assistenzialismo, ma di piena e paritaria collaborazione.

Oltretutto si tratterebbe anche di investimenti economici tutto sommato modesti. Pensate che, in base ai nostri costi, si può stimare che con 100 milioni di euro si possono ristrutturare ed allestire ‘state of the art’ 4.000 ambulatori. Oppure, sempre con 100 milioni di euro, si adeguano 4.000 scuole portandole a livelli europei per Informatica, Musica e Sport. Da non sottovalutare che anche per le aziende italiane ci sarebbe un ritorno economico per la fornitura di strumentazioni, impianti FV,  arredi etc..

In questi anni molti Paesi (Cina, Russia, Turchia, Francia..) si sono posti verso i Paesi africani con spirito rapace e colonialista pretendendo di sfruttare le loro ricchezze e realizzando solo infrastrutture che interessano a loro. Sarebbe formidabile se invece l’Italia cambiasse questo paradigma e offrisse, con spirito collaborativo e di piena condivisione, di realizzare una rete di scuole e ambulatori.
Chi considereranno amici le Popolazioni locali ? chi gli ruba le ricchezze o chi gli fornisce gli strumenti per realizzare il loro futuro ?

Spero che queste riflessioni ed esperienze possano essere per voi di qualche interesse. A vostra completa disposizione per ogni eventuale chiarimento o approfondimento possiate desiderare.

Cordiali saluti,
Stefano Manzini
Presidente


Firenze, 15 Ottobre 2023

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