La grande casa di pietra


Zimbabwe.
Significa “La grande casa di pietra”.
E’ un paese bellissimo e poverissimo.

Gli hanno rubato tutto. Li hanno depredati di oro, legno e diamanti. Gli hanno sterminato tutta la fauna selvaggia: leoni, elefanti, leopardi. Gli hanno spezzato e trafugato intere montagne con il loro tesoro di quarzi e graniti.
Prima gli inglesi. Adesso i cinesi e gli arabi. Sempre i loro politici corrotti.

Il popolo dello Zimbabwe e’ di rara bellezza. Hanno pochissimo per mangiare e vestire, ma sono ricchi di dignità. Non abbiamo visto un mendicante, nessuno ci ha mai importunato o chiesto qualcosa. Ogni persona che incontri per strada ti dona un grande sorriso ed un cenno di saluto. Se contraccambi ricevi inevitabilmente la risposta “Ma ita basa” (grazie) ed un piccolo applauso con le palme delle mani.

Vivere qui è complicatissimo. La luce elettrica arriva due-tre ore al giorno, se va bene. Se manca la luce a lungo, allora svanisce anche l’acqua per lavarsi. La benzina si trova solo un paio di giorni la settimana e sono code chilometriche e costi proibitivi. L’inflazione è devastante: nel 2014 avevano un cambio 1:1 tra bondi (la loro valuta) e dollaro. Adesso e’ 1:19. Ho cambiato 40 dollari ed ho ricevuto una fagottata di centinaia di banconote da 2 o 5 bondi. Ogni banconota non vale il valore della carta su cui e’ stampata. Pensioni e stipendi sono ovviamente pagati in bondi, quindi un niente che perde valore giorno dopo giorno.

Nella regione della Diocesi di Chinoyi, che abbiamo visitato, vivono oltre 400.000 persone. Esclusivamente in villaggi rurali. Ogni villaggio è costituito da qualche capanna circolare o quadrata, a volte un pozzo, un baobab gigantesco, un recinto per qualche mucca smagrita ed attorno fazzoletti di terra coltivati a mais. I collegamenti sono quasi sempre con piste sassose e fangose trapuntate di guadi. Basta un po’ di pioggia perche’ diventi impossibile attraversarli.
Non hanno niente, ma la domenica mattina li trovi tutti alla Messa, con vestiti puliti, immacolati e colorati. E sempre sorridenti.

Il governo è totalmente latitante. L’unico riferimento e aiuto per queste popolazioni sono le Missioni. Cattoliche, protestanti, evangeliche. Sempre con una grande chiesa, l’ospedale, le scuole primarie e secondarie. Frequentate da migliaia di fedeli, migliaia di pazienti, migliaia di studenti. Le Missioni non ricevono niente dallo Stato ed in cambio danno tutto a questa umanità abbandonata.

Torniamo innamorati di queste terre e di queste genti. Faremo di tutto per dargli un piccolo aiuto con i nostri ambulatori. Ma non sarà niente in confronto all’umanità, amicizia e affetto che loro ci hanno donato. Ci hanno arricchiti col loro insegnamento su quali sono i valori per cui vale la pena di vivere.

Commenti

  1. Conoscere queste situazioni prende un po' di sgomento e ci sembra tanto poco quello che potremmo fare.
    Sappiamo invece che quel "poco" per loro è tantissimo e quindi il nostro impegno deve essere costante, convinto, coerente e sincero.
    I Manzonauti non hanno mai tradito la propria filosofia e continueremo su questa strada.
    Grazie Stefano, grazie Monica.
    7b

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  2. Bellissima descrizione!
    Traspare tutto l'arricchimento che avete ricevuto.
    Bravissimi Stefano e Monica

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  3. Grazie Stefano e Monica per tutto quello che state facendo siete meravigliosi!!

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  4. Grazie Stefano e Monica
    Per aver fatto questo faticosissimo.viaggio.
    Il vostro racconto ci ha fatto capire quanto siamo fortunati nei confronti di queste popolazioni .e ci stimola a fare sempre di più.
    Ci commuove la loro serenità e i loro sorrisi che non dimenticheremo .
    Un abbraccio

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