Firenze-Aleppooooolè - DAY 4

 Firenze-Aleppoooooolè - DAY 4

Si chiama ‘La cittadella’. E’ lí da più di 3700 anni. Non è mai stata conquistata nè violata da alcun esercito. Per primi gli ittiti e per ultimi i jihaddisti. I fanatici terroristi islamici hanno provato in tutti i modi ad espugnarla. Hanno letteralmente fatto saltare in aria tutti gli edifici bellissimi che la circondavano: una moschea, una madrassa, il suk. Hanno cercato di violare i tunnel sotterranei. Hanno minato e distrutto il minareto alto 54 metri che era il simbolo di Aleppo.
Ma non ce l’hanno fatta.
Adesso ‘La cittadella’ è salva, ma devastata. Ma entrarci e girare tra le sue rovine è ancora suggestivo e maestoso. Senti attorno a te il senso della Storia, con la S maiuscola. Ci sono passati Saladin, Tamerlano, gli Alawiti, i Mammalucchi e tanti altri. Strato su stato, nel corso dei millenni, ognuno ha lasciato qualcosa. Ed è indescrivibile lo stupore che ti assale quando tra le rovine spunta una porta monumentale di massi di granito istoriati oppure entri in delle terme di stile romano o in una immensa sala del trono.
Non c’è nessun visitatore oltre noi e la nostra guida Elias, un regista cinematografico che ha lavorato in Italia con Zeffirelli e Pasolini. Oltre a noi solo soldati dell’esercito di Damasco. Ci sentiamo protetti e sicuri, ma ci rendiamo conto che siamo gli unici due non-aleppini a giro per la città.

Vista ‘La cittadella’ siamo entrati in quello che resta del suk. Era il suk coperto più lungo al mondo: oltre dodici km di stradine, negozi, botteghe. Non c’è rimasto niente : i soffitti crollati dalle bombe, le mura distrutte dai missili, i negozi squarciati e vuoti. Spesso non si sono limitati a bombardare, ma prima di andare via hanno anche incendiato interi palazzi, vie e quartieri. Però ogni tanto trovi la vita che rinasce: uno scalpellino che restaura una colonna, un microscopico negozio di merceria, una bella porta in legno.

Poi ecco il quartiere cristiano. Qui la violenza fondamentalista si è accanita in maniera folle. Cercando di cancellare ogni minimo segno di croce. Ma anche qui segni di rinascita: la chiesa armena è già tornata bella come un tempo, la chiesa ortodossa ha riparato due delle sue quattro cupole, la cattedrale è quasi pronta a ospitare di nuovo le sante messe.

Girare e attraversare Aleppo è un’esperienza che ti segna. Vedi il peggio della malvagita’ assieme al risveglio del meglio dell’umanità. Dopo, la tua percezione del senso della vita e della tua scala di valori non potrà più essere la stessa.

Commenti

  1. Purtroppo sia da servizi visti in tv, dal film girato sul posto circa due anni fa con l'organizzazione della Fondazione Giovanni Paolo II il giornalista Guerra, confermano le stesse Emozioni, gli stessi sentimenti. La cattiveria di chi ha perpetrato questa guerra. L'evidente obiettivo di distruggere di cancellare una storia; la bestialità dell'odio.
    Voi come state ? Fisicamente stanchi?
    Vi abbraccio e vi aspetto.

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